Dicono di noi

Dicono di noi

Un incontro articolato, non calato dall'alto, ma costruito insieme agli stessi studenti. È quanto accaduto al «Medici» di Porto di Legnago dove da settimane i rappresentati d'istituto sono al lavoro, insieme alla nuova sezione legnaghese dell'Associazione nazionale partigiani (Anpi) per organizzare un appuntamento dedicato al «Giorno della Memoria» in grado di unire in maniera concreta un sodalizio attivo sul territorio e il mondo della scuola. L'evento, sostenuto dalla sezione veronese dell'Aned (ex deportati nei campi di nazisti) e patrocinato dal Comune, è in programma oggi, dalle 8.30 alle 12.30, al teatro Salus, in via Marsala. Ad aprire l'assemblea degli studenti, che vedrà la partecipazione delle classi quarte e quinte, sarà la proiezione del film «La verità negata» di Mick Jackson, con il quale viene affrontato il tema del negazionismo. Seguiranno gli interventi di Fabrizio Rinaldi, ex insegnante, regista e scrittore, che inquadrerà il periodo storico, e di Tiziana Valpiana, vicepresidente Aned. I ragazzi avranno poi modo di ascoltare la testimonianza di Ennio Trivellin, presidente provinciale Aned, che a 16 anni fu deportato nei campi di Bolzano e Mauthausen.

Elisabetta Papa, L'Arena, sabato 27 gennaio 2018 PROVINCIA, pagina 36

Uno spettacolo tutto costruito dagli studenti per riflettere e far riflettere i propri coetanei sul tema dei diritti e del rispetto delle diversità. Anche Legnago celebra il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e lo fa con un evento speciale, realizzato grazie all'adesione al programma nazionale per i Diritti umani da parte dell'assessorato alla Cultura e dell'Istituto Medici di Porto. L'iniziativa si avvale inoltre del sostegno del Centro servizi volontariato di Verona nell'ambito del progetto «Diritti per le nostre strade», portato avanti nella Bassa dal suo consigliere Roberto Veronese. Per l'occasione, oggi, alle 8.45, la sala consiliare del municipio - scelta proprio per la sua simbologia - si trasformerà in un grande palcoscenico dove prenderà forma «Bellezza e diritti»: lo spettacolo conclusivo del percorso che gli allievi della due quarte dell'indirizzo socio-sanitario del Medici hanno seguito a scuola con due laboratori, per un totale di sei incontri, gestiti dal regista Massimo Totola. Ad assistere alla rappresentazione saranno un centinaio di studenti di Medici, Cotta, Minghetti ed Enaip. «Lo spettacolo», spiega Totola, «è stato realizzato dagli stessi ragazzi. I quali, dopo aver evidenziato alcune problematiche relative alla violazione dei diritti, hanno puntato in particolare sul rispetto delle diversità». Il coinvolgimento diretto degli studenti è considerato molto importante dalla scuola. «Questo specifico approccio», sottolineano il dirigente del Medici Stefano Minozzi e Marialuisa Mele, referente del progetto, «aiuta i ragazzi a mettersi in gioco in un percorso di valorizzazione della persona oltre che di conoscenza. Si tratta però solo di un punto di partenza, di un piccolo seme da cui iniziare, per il quale è fondamentale il sostegno delle istituzioni». «L'intento, rimarca l'assessore alla Cultura Silvia Baraldi, «è quello di arrivare, con queste iniziative, con il maggior numero possibile di scuole alla Marcia della Pace del prossimo ottobre. Sempre in quest'ottica, il 12 e il 14 dicembre sono previsti altri laboratori-spettacolo per sei classi delle primarie Cotta, Tosi ed Ungaretti». 

Elisabetta Papa, L'Arena, martedì 12 dicembre 2017 PROVINCIA, pagina 39

Studenti a lezione di giustizia e legalità

Tra i relatori del corso promosso da Ruzzenenti c'erano l'avvocato Gomiero e il maresciallo Donno

Chi è un pm e di cosa si occupa? E un avvocato penalista? Quali sono i principali compiti dei carabinieri? È partito da qui, spaziando poi tra i pericoli che si nascondono dietro un uso non consapevole di Internet, l'incontro sui temi della legalità promosso dall'istituto «Medici» di Porto. Il corso affrontato quest'anno - sempre grazie al supporto di Maurizio Ruzzenenti, presidente dell'associazione «Progetto Carcere 663-Acta non Verba» di Verona - punta a far riflettere sul «Potenziamento delle competenze di cittadinanza globale» ed è parte integrante del tavolo di lavoro «Legalità e Giustizia», sostenuto dal Csv veronese. In quest'ambito, 50 studenti delle due classi quarte dell'indirizzo socio-sanitario hanno avuto il privilegio di incontrare la dottoressa Angela Barbaglio, Procuratore capo di Verona e prima donna in Veneto a ricoprire questo incarico. Accanto a lei, sono intervenuti il maresciallo maggiore Nicola Donno dei carabinieri di Legnago, e l'avvocato penalista Stefano Gomiero. Gli studenti hanno seguito con interesse un argomento utile non solo per un arricchimento teorico, ma anche ai fini pratici visto che spesso i ragazzi faticano a distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è. Tanto che non a caso, nell'introdurre l'incontro, Ruzzenenti ha voluto citare due recenti fatti di cronaca mettendo in guardia gli studenti dal postare video di un certo tipo o dal compiere atti di bullismo in Rete. Un tema questo ripreso più volte dai relatori. Il maresciallo Donno, dopo aver invitato i ragazzi a non sottovalutare l'uso e l'abuso di droghe, ha spiegato loro le conseguenze di certi comportamenti sui Social. «Non pensiate di essere protetti dallo schermo perché non è così», ha rimarcato, «queste azioni sfociano spesso in reati». È andata addirittura oltre il Procuratore capo Barbaglio. La quale, dopo aver spiegato ai ragazzi l'ordinamento giudiziario e i diversi ruoli in magistratura, li ha invitati non solo ad un uso corretto dei social, ma a sperimentare «il valore del rapporto diretto con le persone». «Si possono capire tante cose da un piccolo gesto o da un moto improvviso del viso. Non solo. Il comprendere gli altri dal loro punto di vista ci rende più sicuri». «Con un click si può essere dall'altra parte del mondo», ha sottolineato l'avvocato Gomiero, «ma prima di quel click, ragazzi, guardatevi in faccia e capite come funziona davvero la vita. E quando usate la Rete fatelo bene perché quello che succede lì dentro non si perde e tutto ha un risvolto personale». Non sono mancate naturalmente le domande degli studenti. Tra gli argomenti più gettonati i reati commessi dai loro coetanei, la liberalizzazione delle droghe leggere e l'uso delle intercettazioni che toccano la sfera privata.

Elisabetta Papa, L'Arena, giovedì 07 dicembre 2017 PROVINCIA, pagina 39

 

«La fragilità non è debolezza ma avere ancora sentimenti»

«Essere fragili o forti poco importa perché siamo tutti fragili e siamo tutti forti... Essere fragili non vuol dire essere deboli ma essere uomini umani». Così scrive il giovane Eljon, alunno dell'Istituto Medici di origini albanesi, che con le sue suggestioni si è aggiudicato il primo premio del concorso "Altriversi", promosso dall'Ads La Grande Sfida Onlus con la collaborazione del Comune.L'associazione, da sempre in prima linea per fare dialogare le persone con disabilità con il territorio, ieri mattina ha radunato al teatro Stimate oltre 380 persone, tra studenti e utenti dei centri diurni di Verona e provincia, per premiare i vincitori dei tre concorsi dedicati non solo ai versi, e in questo caso si tratta della prima edizione, ma anche a video e fotografie, campi in cui l'esperienza è invece ormai di vecchia data.«I tre concorsi sono stati organizzati durante la Grande Sfida che si è svolta nell'anno sul tema appunto della forza della fragilità», racconta il presidente della onlus, Roberto Nicolis, ricordando che il prossimo slogan, per l'edizione 2018, sarà invece «Abitare il limite». «Hanno partecipato classi intere e centinaia di persone con registri comici, autobiografici, narrativi o intimisti». I partecipanti sono stati giudicati sia dal pubblico, nelle edizioni della Grande Sfida sia in Gran Guardia che a Castel d'Azzano e Isola Rizza, sia da esperti come Mario Guidorizzi per i video, Roberto Puliero per i versi e Marco Monari per gli scatti fotografici. Tutti i finalisti sono stati menzionati.«Si tratta di concorsi inclusivi, che aiutano a sviluppare un pensiero originale in collegamento con quello dell'altro», precisa Nicolis. «Sui canali social girano spesso video indecorosi e persino pericolosi anche sul tema della disabilità, mentre è interessante valutare come, se ben stimolati, gli studenti sanno cogliere la fragilità come qualcosa che genera tenerezza, più che come una mera debolezza». Scrive Ilaria, seconda classificata, del laboratorio abilitativo di Nogara: «La forza della fragilità è la sensibilità; è quella sensazione che ti fa ragionare. È quella sensazione ridicola come sono io, tutto a un tratto anche senza motivo mi metto a piangere e poi mi metto a ridere».

Chiara Bazzanella, L'Arena, mercoledì 06 dicembre 2017 CRONACA, pagina 18

LEGNAGO. Il dessert di Passadore, allievo del Medici, trionfa in Belgio - Riconoscimenti anche a Marconcini e Marocchio

L'indirizzo alberghiero dell'istituto Medici di Legnago conquista l'Europa. Gabriele Passadore, di Castagnaro, allievo della quinta C, si è aggiudicato la medaglia d'argento nella categoria Pasticceria alle «Gare europee degli istituti alberghieri», organizzate annualmente dall'Aeht, l'Associazione europea che riunisce le scuole turistico-alberghiere d'Europa. Lo studente, selezionato al Medici tra i migliori del suo corso, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento in coppia con il belga Wonter Keustermans - che gli è stato associato poco prima dell'inizio della competizione - grazie a «A path in the forest» (un sentiero nella foresta): una rivisitazione della «Foresta nera», tipico dolce del Centro Europa, che i due ragazzi hanno pensato e realizzato mettendo insieme le loro diverse specificità. «Si tratta di un dessert», spiega Passadore, «composto da una base di crumble variegato al cioccolato Madagascar 70/100, a cui abbiamo aggiunto una bavarese alle ciliegie griottes, una mousse al cioccolato 72/100 Sao Tomé, un'altra a base di marquise, sempre al cioccolato, una gelatina di ciliegie e crema chantilly. Per il tocco finale, la decorazione del cioccolato con la tecnica di colorazione a base di burro di cacao». A far trionfare il duo italo-belga, oltre al gusto del dessert e alla presentazione artistica del piatto, hanno contribuito anche la capacità di riunire in un'unica proposta le competenze di ciascuno dei due ragazzi, il dialogo tra loro (rigorosamente in inglese), l'organizzazione e la velocità di esecuzione. Soddisfatti della medaglia ottenuta da Passadore, sono stati i due docenti-coach che lo hanno preparato alle gare, Valentina Vincenzi e Cesare Maschio, ma anche il dirigente scolastico Stefano Minozzi e la sua collaboratrice Maria Luisa Mele che lo hanno accompagnato ad Ostenda. Alle gare, alle quali hanno preso parte 18 squadre formate da due o più studenti - per un totale di quasi un migliaio di persone, accompagnatori compresi - Passadore non era comunque il solo rappresentante del Medici. Ottimi risultati, pur fuori dal podio, li hanno ottenuti, nelle gare di Caffetteria, anche Anna Marconcini (baristi), e Clara Marocchio (Culinary Arts). «Il premio vinto da Gabriele non può che renderci orgogliosi», sottolinea il dirigente Minozzi.

Elisabetta Papa, L'Arena, mercoledì 22 novembre 2017 PROVINCIA, pagina 41

La Fondazione Ercole Donella di Carpi di Villa Bartolomea è tornata a premiare con le sue prestigiose borse di studio i giovani del territorio meritevoli «per profitto, moralità e condizioni economiche». Il riconoscimento, portato avanti dalla famiglia del maestro scomparso nel 1974, ma voluto proprio da lui come precisato nel testamento olografo, è stato consegnato nel corso di una cerimonia che si è tenuta al circolo Noi di Carpi al termine di una messa animata da Giancarlo Rango al clarinetto e dal coro diretto da Alma Zoccatelli. A congratularsi con gli studenti premiati è intervenuto l'intero consiglio di amministrazione dell'ente, guidato da Sergio Sarti e composto dai consiglieri Gabriella Sarti, Irene Donella, Eleonora Chiozzini e don Diego Righetti, parroco del Duomo di Legnago. Presente anche il sindaco Andrea Tuzza. Prima della consegna, Lauretta Passuello ha ripercorso la vita di Ercole Donella e della sua famiglia. Nato a Carpi nel 1885, Ercole Donella si diplomò maestro elementare all'istituto Le Stimate di Verona, laureandosi poi all'Università di Bologna. Si iscrisse poi all'Accademia militare di Firenze dove arrivò al grado di tenente colonnello.Durante la seconda guerra mondiale, partecipò alla campagna militare in Russia, dalla quale si salvò miracolosamente. Nel 1959 fu Giudice Conciliatore e nel 1960 venne eletto consigliere comunale. Le tre ragazze premiate sono Alice Ballestra, studentessa del primo anno di Design del prodotto industriale al Politecnico di Milano, assente alla cerimonia per motivi di studio, ma alla quale, tramite i genitori, è andato un assegno da mille euro; Anna Pasqualini, allieva del quinto anno di Amministrazione, Finanza e Marketing al Minghetti di Legnago, che è stata premiata con 500 euro; e Daniela Pizzolato, della quarta dell'indirizzo socio-sanitario del Medici di Porto di Legnago, che ha ricevuto un altro assegno da 500 euro.Sono stati poi consegnati attestati ad altri sei studenti meritevoli: Elisa Ballestra, Eleonora Bernardinello, Federico Casari, e agli universitari Fabio Garzotto, Giulio Isoli e Giulia Bellini.

Elisabetta Papa, L'Arena, sabato 18 novembre 2017 PROVINCIA, pagina 47

Indirizzo

La sede dell'Istituto Giuseppe Medici si trova in:

  • Via Nino Bixio, 49
    37045 Legnago - VR
  • Coordinate: Lat. 45.200078, Long. 11.31774
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