LEGNAGO. L'imprenditore è stato l'ospite d'onore con il duo «Van Houtens» alla fiera di S. Martino
Rana fa il tutto esaurito in piazza. Il «Medici» gli dedica un raviolo: l'Alberghiero ha creato per lui una specialità ai profumi d'autunno.
Una targa commemorativa ed un raviolo ai profumi dell'autunno per Giovanni Rana, il «re dei tortellini». Ha registrato il tutto esaurito, l'altra sera in piazza Garibaldi, a Legnago, la partecipazione dell'imprenditore lupatotino, originario di Veronella, alla Fiera agricola di San Martino. Al Palaeventi, il patron del pastificio veronese ha incontrato i «Van Houtens», il duo milanese reduce dalla trasmissione televisiva «X Factor» che gli ha dedicato una canzone, intitolata per l'appunto «John Frog», ossia la traduzione in inglese del suo nome. I due fratelli musicisti Alan e Karen Rossi, accompagnati dai 250 spettatori che gremivano il Palaeventi, hanno riproposto proprio la melodia con il caratteristico ritornello «lalalalallà, Giovanni Rana», dopo che l'industriale è stato incoronato «Re dei sapori» dai bambini della scuola dell'infanzia statale di San Vito di Cerea. Il sindaco Clara Scapin ha quindi consegnato a Rana una targa della città. «La tenacia e l'intelligenza di questo grande imprenditore», ha evidenziato il primo cittadino, «sono uno stimolo per far ripartire l'economia anche nella nostra città». Rana ha risposto: «Non ho mai reciso i miei legami con la Bassa. Quando vivevo nel Colognese, Legnago era un punto di riferimento per tutti i servizi. Questa terra è ancora nel mio cuore». Dopo aver assistito allo «showcooking», Rana ha ripercorso le tappe salienti della sua attività nel settore alimentare, dagli esordi da garzone fino alla recente apertura di un ristorante a New York. La serata in città di Rana è proseguita all'Istituto «Medici» di Porto, dove gli studenti dell'alberghiero hanno preparato una cena di gala. Piatto forte è stato il raviolo «Profumo d'autunno», creato da Diego Baratella, Andrea Crivellaro ed Alessio Lonardi della 4A. «Il raviolo speciale», commenta Stefano Minozzi, dirigente del Medici, «racchiude i prodotti tipici, dal Radicchio veronese Igp all'Amarone, passando per le castagne, la pancetta e la fonduta al Monte Veronese. A Rana abbiamo donato la ricetta di questa specialità. Per noi sarebbe un onore se mettesse in produzione il nostro raviolo: sarebbe la sua centounesima specialità». oF.T.