LEGNAGO. La pianta è stata messa a dimora nel cortile dell'istituto in occasione della Giornata per le vittime della mafia. Il dirigente della scuola si è recato invece a Roma a ritirare un attestato per l'impegno al riguardo.
Un albero di melograno in ricordo di tutte le vittime della mafia. Ad ospitarlo, da ieri pomeriggio nel cortile che si affaccia su via Bixio a Porto, è l'istituto «Medici», ormai da anni in prima linea sul fronte della legalità con svariate iniziative didattiche. La pianta, che l'anno prossimo sarà probabilmente intitolata ad una persona che ha perso la vita lottando contro la mafia, è stata messa a dimora al termine di un appuntamento particolarmente significativo per la scuola legnaghese.
Nella mattinata di ieri, infatti, una rappresentanza di 25 allievi del «Medici» si è unita ad altri studenti, provenienti da tutta la Regione, che hanno aderito alla Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti contro le mafie organizzata a Verona dal coordinamento per il Veneto dell'associazione Libera. Al ritorno dalla cerimonia scaligera, insieme ad un centinaio di compagni, i 25 studenti hanno proseguito il loro impegno con un nuovo momento di riflessione nel cortile della scuola.
Erano presenti il sindaco Clara Scapin, che ha sottolineato come «il fare memoria ci aiuta a ricordare quanto ogni giorno ciascuno di noi può fare nel rispetto delle regole e dell'altro», il capitano Gabriele Schiaffini, del Comando provinciale dei carabinieri di Verona, esperto in ordine pubblico, e Maurizio Ruzzenenti, presidente dell'associazione «Progetto Carcere 663-Acta non Verba» di Verona, il quale da anni, proprio al «Medici», organizza uno specifico corso dedicato alla legalità. Inoltre, sono intervenuti gli avvocati Stefano Gomiero, che spesso è relatore in questi incontri, e Francesco Tregnaghi, consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Verona, a fianco di Maria Luisa Mele, docente di diritto e referente del progetto legalità, e di una delegazione del Gruppo alpini di Legnago.
Il dirigente scolastico Stefano Minozzi, invece, proprio ieri mattina al Palazzo dell'Aeronautica di Roma, per la Giornata nazionale della Legalità, ha ritirato dalle mani di Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della legalità internazionale, un attestato di riconoscimento per le diverse attività portate avanti dal «Medici» in questo ambito.
La cerimonia legnaghese, breve ma emozionante, si è aperta con gli onori alla bandiera e gli interventi delle autorità. Subito dopo, mentre alcuni ragazzi leggevano ad alta voce i nomi di un centinaio di vittime della mafia, un loro compagno ha messo a dimora l'albero di melograno. L'appuntamento si è chiuso sulle note del Silenzio di cui è stato interprete Carlo Fontana, direttore del corpo bandistico alpino «Le penne nere» di Buttapietra.
Elisabetta Papa, L'Arena, mercoledì 22 marzo 2017 – PROVINCIA – Pagina 32