LA STORIA la ragazza, affetta da sindrome di Down, prossima all'esame di maturità, racconta la sua esperienza ai fornelli.
Marina ha 21 anni e sta portando avanti un progetto di alternanza scuola-lavoro come aiuto cuoca all'asilo di San Zenone.
Magari tutti i clienti venissero accolti in un ristorante con baci, abbracci e infiniti sorrisi! Segni di un affetto sincero, di quelli che non chiedono nulla in cambio. E se da un locale ci si sposta in un asilo, la storia non cambia, perché a rendere il momento speciale ci pensa sempre lei. Marina ha 21 anni e sta portando avanti da febbraio, per una mattina a settimana, un progetto di alternanzascuola-lavoro come aiuto in cucina alla Scuola dell'Infanzia «Maria, Immacolata» della frazione S. Zenone, un'avventura che terminerà a fine maggio.
E tra la preparazione di una portata e l'altra, tra una risata e qualche piccolo «pasticcio», la sindrome di down passa in secondo piano, perché ogni barriera viene abbattuta e la ragazza può mettere davvero in pratica tutto ciò che ha imparato a scuola.
Marina, che abita in una casa famiglia della zona, frequenta il quinto anno del corso di Enogastronomia all'Istituto professionale «Giuseppe Medici» di Porto di Legnago. Ciò significa che a breve dovrà vedersela con la maturità. Eh sì, speriamo proprio di essere, promossi», afferma con un sorriso. «Dopo altre esperienze nei locali della zona - spiega Mariarosa, l'assistente socio sanitaria che la segue quotidianamente dai tempi delle scuole medie - Marina ha trovato qui all'asilo la sua dimensione». «Mi
aiuta a tagliare; a sbucciare e a impiattare le portate - racconta invece la cuoca, dell'istituto, Roberta - la sua, presenza ci regala davvero dei momenti speciali». Dalla pizza alla pasta, passando per la polenta e lo spezzatino: nessun piatto è un ostacolo per Marina.
«Cucinare mi piace, davvero tanto - afferma la ragazza - per me non è un lavoro, ma un divertimento. È bello poi stare a tavola con i bambini, l'importante è non sedersi mai da soli». «Questa esperienza è la conclusione di un, percorso, scolastico quinquennale che ha attivato progetti educativi personalizzati e mirati fin da subito all'inserimento lavorativo di Marina: commenta infine Chiara Minozzo, insegnante coordinatrice delle attività di sostegno dell'Istituto Professionale "Giuseppe Medici" di Legnago - ed è stata resa possibile grazie alla sensibilità della struttura ospitante che ha considerato la ragazza una risorsa e un arricchimento che ha portato qualità alla scuola oltre che a una significativa vivacità!».
Michele Buoso, Legnago Week, Sabato 8 aprile 2017, p. 36