Il progetto, avviato da pochi giorni, prosegue fino a giugno e vedrà l´ingresso nel penitenziario di più di mille studenti per sfide di calcio e pallavolo
L'ARENA GIORNALE sabato 24 marzo 2012
Un senso di oppressione alla gola ma la consapevolezza che, tempo mezza giornata, si è di nuovo «fuori», liberi. Gli studenti di due quinte del Medici di Legnago, indirizzi alberghiero e agrario, sono entrati ieri in carcere nell´ambito del progetto «Carcere&Scuola» per una giornata insieme ai detenuti della casa circondariale di Montorio.
«Un´esperienza molto toccante. Un conto è sentir parlare di determinate situazioni, un altro è viverle in prima persona, seppur parzialmente e pur sapendo che non durano che una manciata di ore», commenta Federico Andreoli, uno degli studenti del Medici.
Quella di ieri, per i 30 ragazzi del Medici, è stata l´ultima tappa del corso di Educazione alla Legalità, organizzata nell´ambito di Carcere&Scuola dell'associazione Progetto Carcere 663, a cui hanno aderito quest´anno 14 scuole tra superiori e medie di città e provincia, e che si struttura in una serie di incontri con carabinieri e polizia, magistrati, ex detenuti o, come nel caso dell´istituto di Legnago, con una persona detenuta uscita qualche ora grazie a un permesso speciale. «È un percorso di consapevolezza molto importante per i ragazzi. Il fatto che si strutturi in più incontri e giornate, e non in un unico appuntamento, è importante: così hanno il tempo di prepararsi a questa esperienza dentro il carcere e a metabolizzarla poi nel modo giusto», sottolinea Maurizio Merlin, insegnante.
Oltre a fare formazione agli studenti, Carcere&Scuola è anche, e soprattutto, sport e integrazione. L´edizione 2012, che ha preso il via a marzo e proseguirà per due o tre volte la settimana fino ai primi di giugno, vedrà sfidarsi in 30 incontri di calcio nella sezione maschile e 30 nella sezione femminile, 573 studenti, 404 studentesse e 168 insegnanti per un totale di 1.145 persone che scenderanno in campo con i detenuti di Montorio. «L´obiettivo dell´iniziativa non è soltanto quella di mettere piede dentro il carcere ma anche e soprattutto di educare i giovani alla legalità», spiega Maurizio Ruzzenenti, presidente di Progetto Carcere 663. Agli studenti verrà distribuita anche la pubblicazione «La sanzione penale fuori e dentro le mura – Il carcere di Verona-Montorio», in cui sono racchiuse tutte le informazioni aggiornate sulla situazione della casa circondariale.
«Il rapporto tra scuola e carcere attivo sul territorio è anche di formazione per i carcerati: quest´anno saranno quattro i detenuti che sosterranno la maturità ed è importante continuare a coltivare questo legame positivo tra le due realtà», aggiunge Giovanni Pontara, dirigente dell´Ufficio scolastico provinciale.
Quest´anno il progetto è giunto alla ventiquattresima edizione. Ma potrebbe non arrivare al traguardo dei 25. «Dobbiamo far fronte alla cronica mancanza di finanziamenti e alle limitazioni interne dovute al drammatico sovraffollamento del carcere», spiega Ruzzenenti.