Viburno
Viburnum rhytidophyllum
n. pianta 1
n. scheda
Il viburno ritidofillo è un arbusto sempreverde, alto fino a 5 metri dal portamento ampiamente cespuglioso. In maggio produce infiorescenze bianco crema. Le drupe sono dapprima di color rosso brillante poi nero brillante. Tutte le sue parti sono velenose.
Velenosità: di tutte le parti è soprattutto la corteccia ad essere velenosa mentre non si conosce nulla della tossicità delle foglie o dei frutti. L'intossicazione provoca disturbi gastro-intestinali con nausea e diarrea. Difficilmente si riscontrano seri casi di intossicazione.
Impiego: arbusto da fiore, adatto anche ad essere allevato in contenitore, utilizzato sia come esemplare singolo che in gruppi, offre nutrimento alle api.
Habitat: Cina. Vive sia al sole che all'ombra, in terreni da sabbioso argillosi a argillosi, preferibilmente ricchi di sostanze nutritive, anche fortemente alcalini.
Esigenze: sensibile alla compattazione del suolo, resistente ai fumi ed al freddo, tollera il clima cittadino. Si avvantaggia delle bagnature autunnali. Vive sia al sole che all'ombra.
Può raggiungere una altezza ed una ampiezza di3-5 metri.
Foglie: foglie opposte, da strettamente ellittiche a lanceolate, lunghe 8-20 cm, ampie 3-6 cm, con picciolo di 1-3 cm.
Germogli: fiorisce in maggio giugno; i fiori di color bianco crema grandi circa 0,6 cm sono riuniti in infiorescenze ad ombrella di circa 10-20 cm di grandezza, molto belle. Le gemme a fiore vengono prodotte già in autunno.
Frutti: drupe ovali lunghe 0,7 cm, dapprima rosso brillante, poi nero brillante a maturità. Di particolare valore ornamentale.
Corteccia: corteccia marrone chiaro.
Radici: apparato radicale superficiale, densamente ramificato