LEGNAGO. L'istituto professionale ospiterà un allevamento di Labrador per istruire gli studenti
La struttura sorgerà nel retro dell'edificio: gli animali saranno donati per l'addestramento come guida per non vedenti
Un allevamento didattico dove gli studenti potranno imparare a crescere e ad avere cura dei migliori amici dell'uomo. È lo speciale ricovero che aprirà i battenti l'anno prossimo all'Istituto «Medici» di Porto. La scuola di sinistra Adige, infatti, ha deciso di destinare un'area di 150 metri quadrati, sul retro del plesso, all'allevamento di cani di razza labrador. Tutto ciò con il duplice scopo di formare operatori agricoli che siano in grado di crescere gli animali a quattro zampe e, allo stesso tempo, permettere agli studenti che frequentano i corsi sui servizi socio-sanitari di esercitarsi con la «pet teraphy», ovvero l'impiego terapeutico di animali da compagnia su pazienti affetti da diverse patologie.
L'istituto superiore, che conta 1020 studenti, intende aprire i cantieri per la nuova iniziativa nei primi mesi del 2015. Perciò il preside Stefano Minozzi ed il suo staff hanno affidato la progettazione del complesso all'architetto Federico Ferrarini, prevedendo un costo di 30mila euro. La struttura, oltre ai box in linea destinati al ricovero degli animali con una zona notte ed una giorno tra loro separate, conterrà anche il locale cucina per la preparazione dei cibo per i cani, l'infermeria per le visite sanitarie accanto ad un deposito per le attrezzature e allo spogliatoio per gli operatori. Il rifugio sarà completato da un'area verde che consentirà il movimento dei cani allevati. «Il progetto», evidenzia Ferrarini, «avrà un basso impatto ambientale ed è il frutto di uno studio approfondito sulle abitudini e le esigenze dei cani. Inoltre, il ricovero sarà coibentato ed impermeabilizzato per garantire agli animali la massima protezione dal caldo, dal freddo e da condizioni climatiche sfavorevoli».
«Un laboratorio zootecnico così», evidenzia il preside Minozzi, «ben si adatta alla collocazione della nostra scuola, alla periferia di una città. Una struttura pubblica di questo tipo, per quanto ci è dato sapere, è la prima ad aprire i battenti in una scuola veneta». Il progetto ha preso forma grazie alla collaborazione del dottor Simone Tombolani, consulente della clinica veterinaria «Città di Legnago», e sotto la supervisione del dottor Gianluca Bertoja, direttore del Servizio veterinario Igiene allevamenti e produzioni zootecniche dell'Ulss 21. «Questa proposta», evidenzia Minozzi, «è stata accolta positivamente da Stefano Quaglia, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale». La struttura sarà realizzata interamente con i fondi della scuola, tuttavia il preside rimarca: «Eventuali sponsorizzazioni saranno ben accette».
Per i primi mesi verranno allevati tre cani, che avranno tanto di certificazione. A pieno regime la struttura ospiterà stabilmente quattro animali. Anche il sindaco Clara Scapin apprezza l'idea dell'allevamento didattico: «Per quanto ci sarà possibile, faremo in modo che il nuovo rifugio ottenga tutte le autorizzazioni nel più breve tempo possibile». Sempre in tema di «amici a quattro zampe» Scapin sottolinea la necessità di provvedere alla realizzazione in città di un «pronto soccorso veterinario», ossia una struttura per la cura degli animali d'affezione aperta anche di notte e nei week end. Tale progetto, caldeggiato dall'ex consigliere Stefano Zamperlin nella passata amministrazione Rettondini, era stato poi depennato dall'elenco degli interventi pubblici. Ora a rilanciarlo è una petizione on line promossa dall'informatico Matteo Spigolon, che ha già registrato 250 adesioni. Scapin promette: «Viste le richieste dei cittadini esporrò la necessità di una struttura di questo tipo ai funzionari del Settore veterinario dell'Ulss 21, che incontrerò il 15 settembre».
Fabio Tomelleri, giovedì 11 settembre 2014 PROVINCIA, pagina 38