Dicono di noi

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Il Dirigente sigla l'accordo con il Vicerettore dell'università

LEGNAGO. Oggi l'accordo tra Università di Voronezh e l'istituto: prestigiosa occasione per gli studenti di Porto di scambi culturali e di ricerca scientifica.

D'ora in poi all'istituto Medici di Porto si parlerà anche russo. La scuola, che tra i suoi indirizzi ha «Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale», è stata infatti scelta dall'Università «Pietro il Grande» di Voronezh, città della Russia sud-occidentale con oltre un milione di abitanti, come partner ideale per la sottoscrizione di un accordo di cooperazione accademica per il settore agrario.

Una proposta, quella arrivata al Medici che, oltre ad essere di gran prestigio - l'Università di Stato dell'Agricoltura di Voronezh, fondata nel 1912, è la più antica istituzione accademica del distretto della Russia Centrale e la seconda istituzione accademica agricolturale, dopo l'Accademia dell'Agricoltura di Stato di Mosca - assicurerà alla scuola l'approfondimento di diverse tematiche e di scambiarsi materiale didattico e pubblicazioni scientifiche. «E programmi di ricerca», spiega il dirigente scolastico Stefano Minozzi, «che verranno arricchiti da viaggi di nostri studenti in Russia e dall'arrivo di studenti russi da noi. Sarà un'esperienza importante e ci inorgoglisce molto. Quando ad agosto l'Università di Voronezh ci ha contattato, precisando di voler collaborare con noi su alcuni progetti di internazionalizzazione che solitamente porta avanti con altre scuole italiane, soprattutto università, siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Pare che il nostro sito internet, con parti tradotte in inglese, abbia contribuito nell'individuarci. Dopo aver mandato in Russia il nostro piano di offerta formativa, nel giro di poco abbiamo steso, in russo e in inglese, il testo dell'accordo».

La convenzione tra il Medici e l'Università russa, che durerà 5 anni, rinnovabili, verrà firmata oggi, dal dirigente Minozzi e da Andrey Belousov, vicerettore dell'Ateneo di Voronezh, alle 11, in aula magna, con tutte le classi dell'agrario, insegnanti del Medici, cinque docenti russi, il sindaco Clara Scapin, l'assessore all'Istruzione Silvia Baraldi e quello alle Attività Economiche e Produttive Tommaso Casari.

Elisabetta Papa, giovedì 20 novembre 2014 PROVINCIA, pagina 40

Allevamento didattico all'Istituto "Giuseppe Medici"

LEGNAGO. L'istituto professionale ospiterà un allevamento di Labrador per istruire gli studenti
La struttura sorgerà nel retro dell'edificio: gli animali saranno donati per l'addestramento come guida per non vedenti

Un allevamento didattico dove gli studenti potranno imparare a crescere e ad avere cura dei migliori amici dell'uomo. È lo speciale ricovero che aprirà i battenti l'anno prossimo all'Istituto «Medici» di Porto. La scuola di sinistra Adige, infatti, ha deciso di destinare un'area di 150 metri quadrati, sul retro del plesso, all'allevamento di cani di razza labrador. Tutto ciò con il duplice scopo di formare operatori agricoli che siano in grado di crescere gli animali a quattro zampe e, allo stesso tempo, permettere agli studenti che frequentano i corsi sui servizi socio-sanitari di esercitarsi con la «pet teraphy», ovvero l'impiego terapeutico di animali da compagnia su pazienti affetti da diverse patologie.
L'istituto superiore, che conta 1020 studenti, intende aprire i cantieri per la nuova iniziativa nei primi mesi del 2015. Perciò il preside Stefano Minozzi ed il suo staff hanno affidato la progettazione del complesso all'architetto Federico Ferrarini, prevedendo un costo di 30mila euro. La struttura, oltre ai box in linea destinati al ricovero degli animali con una zona notte ed una giorno tra loro separate, conterrà anche il locale cucina per la preparazione dei cibo per i cani, l'infermeria per le visite sanitarie accanto ad un deposito per le attrezzature e allo spogliatoio per gli operatori. Il rifugio sarà completato da un'area verde che consentirà il movimento dei cani allevati. «Il progetto», evidenzia Ferrarini, «avrà un basso impatto ambientale ed è il frutto di uno studio approfondito sulle abitudini e le esigenze dei cani. Inoltre, il ricovero sarà coibentato ed impermeabilizzato per garantire agli animali la massima protezione dal caldo, dal freddo e da condizioni climatiche sfavorevoli».
«Un laboratorio zootecnico così», evidenzia il preside Minozzi, «ben si adatta alla collocazione della nostra scuola, alla periferia di una città. Una struttura pubblica di questo tipo, per quanto ci è dato sapere, è la prima ad aprire i battenti in una scuola veneta». Il progetto ha preso forma grazie alla collaborazione del dottor Simone Tombolani, consulente della clinica veterinaria «Città di Legnago», e sotto la supervisione del dottor Gianluca Bertoja, direttore del Servizio veterinario Igiene allevamenti e produzioni zootecniche dell'Ulss 21. «Questa proposta», evidenzia Minozzi, «è stata accolta positivamente da Stefano Quaglia, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale». La struttura sarà realizzata interamente con i fondi della scuola, tuttavia il preside rimarca: «Eventuali sponsorizzazioni saranno ben accette».
Per i primi mesi verranno allevati tre cani, che avranno tanto di certificazione. A pieno regime la struttura ospiterà stabilmente quattro animali. Anche il sindaco Clara Scapin apprezza l'idea dell'allevamento didattico: «Per quanto ci sarà possibile, faremo in modo che il nuovo rifugio ottenga tutte le autorizzazioni nel più breve tempo possibile». Sempre in tema di «amici a quattro zampe» Scapin sottolinea la necessità di provvedere alla realizzazione in città di un «pronto soccorso veterinario», ossia una struttura per la cura degli animali d'affezione aperta anche di notte e nei week end. Tale progetto, caldeggiato dall'ex consigliere Stefano Zamperlin nella passata amministrazione Rettondini, era stato poi depennato dall'elenco degli interventi pubblici. Ora a rilanciarlo è una petizione on line promossa dall'informatico Matteo Spigolon, che ha già registrato 250 adesioni. Scapin promette: «Viste le richieste dei cittadini esporrò la necessità di una struttura di questo tipo ai funzionari del Settore veterinario dell'Ulss 21, che incontrerò il 15 settembre».

Fabio Tomelleri, giovedì 11 settembre 2014 PROVINCIA, pagina 38

 

Iniziative per migliorare la didattica e far risparmiare le famiglie!

Caro libri? C'è il mercatino: Testi in vendita a metà prezzo

Sono già 150 le prenotazioni fatte dai 1.020 alunni dei tre indirizzi Da settembre si potrà studiare anche su dispense dei docenti.

Se il caro libri si fa sentire ogni anno di più - per il 2014-2015 le stime delle associazioni consumatori parlano addirittura di mille euro ad allievo - all'istituto professionale «Giuseppe Medici» di Porto, frequentato da 1.020 allievi, c'è chi aguzza l'ingegno. E per abbattere i costi, diventati ormai decisamente pesanti per tante famiglie alle prese con difficoltà economiche, non si perde tra bacheche o inserzioni su internet, che spesso si rivelano poco pratiche. Ma propone, all'interno della stessa scuola, un mercatino dell'usato dove i testi adottati dai docenti dei diversi indirizzi del «Medici» - agroambientale, alberghiero e turistico aziendale - sono in vendita addirittura con uno sconto del 50 per cento.
L'iniziativa, ideata dal comitato genitori, sta riscuotendo un certo successo tra gli studenti e i loro genitori, complice una crisi che sembra non voler dare tregua. In vista della prima campanella di settembre, le prenotazioni sono già a quota 150 ed i ragazzi si dimostrano entusiasti. Il meccanismo di compravendita, coordinato da Lauretta Guarise, ex presidente del comitato genitori e promotrice del servizio, è infatti semplice e, allo stesso tempo, molto vantaggioso. Tra la metà di giugno e la fine di luglio, gli studenti che hanno deciso di vendere i propri libri di testo, tutti rigorosamente in buono stato, li hanno consegnati ai volontari del gruppo. Subito dopo sono iniziate le prenotazioni e le operazioni di riordino di tutto il materiale. Dai primi giorni di agosto fino al 30 settembre, dalle 9.30 alle 12.30, di ogni martedì, mercoledì e giovedì, ha invece luogo la vendita.
«Le richieste aumentano ogni anno», spiegano Giorgia Merlin e Giorgia Trentini, due studentesse impegnate al bancone dei libri, «in particolare per l'indirizzo alberghiero. Ogni testo viene venduto al 50 per cento in meno rispetto al prezzo di copertina. A questo vanno aggiunti due euro di commissione che il comitato conserverà in cassa come autosostegno alle sue prossime iniziative. Ai ragazzi che hanno venduto i libri vengono poi consegnati i rispettivi ricavi». «Chi è bravo», concludono le ragazze, «riesce a fare veri affari. Se, ad esempio, si acquista un testo usato e l'anno dopo lo si rivende in buone condizioni è possibile recuperare addirittura l'intera spesa iniziale».
Quella del mercatino organizzato a scuola non è però l'unica iniziativa «scacciacrisi» messa a punto all'interno del «Medici». A partire da quest'anno, gli studenti delle classi prime e seconde - dove il servizio è partito in via sperimentale - potranno usufruire di ulteriori risparmi grazie all'adesione dell'istituto alla rete nazionale «Book in progress». In pratica, tre materie per le prime (storia, geografia e diritto) e due per le seconde (chimica ed economia) verranno studiate dagli allievi non sui tradizionali e più costosi libri di testo, ma su quelli creati ad hoc dagli insegnanti della scuola. «Il costo di ciascuno di essi», spiega il dirigente scolastico Stefano Minozzi, «è di soli sette euro, corrispondente al 70 per cento in meno della spesa sostenuta per un equivalente libro di testo. Il risparmio per le famiglie sarà notevole, ma non mancheranno i vantaggi per la didattica».
«Il progetto, molto innovativo», prosegue il dirigente Minozzi, «valorizza la professionalità dei docenti e migliora l'apprendimento dei ragazzi. Sono infatti gli stessi docenti della scuola che diventano autori dei libri, costruendo dei percorsi didattici su misura e non pre-confezionati. Pertanto, il testo non è più un punto di partenza, ma di arrivo. E la lezione si trasforma in laboratorio».

Elisabetta Papa

dal giornale "L'Arena", domenica 24 agosto 2014 PROVINCIA, pagina 40

 Notizia dall'Ufficio scolastico Regionale del Veneto (http://www.istruzioneveneto.it/wpusr/archives/29129):

La 3EA dell’ Istituto Professionale “G. Medici” di Legnago (Verona) vince il Premio Progettualità Didattica con “Buon giorno, cosa posso servirLe?” – “Einen Daiquiri, bitte!”
La caratteristica notevole della narrazione sono i testi (e gli audio) realizzati in lingua tedesca.
Vedi elaborato

MOTIVAZIONE DEL PREMIO: SENIOR - Premio Progettualità Didattica

  • "Buon giorno, cosa posso servirLe?" - "Einen Daiquiri, bitte!"
    3EA Istituto Professionale "G. Medici" Legnago (Verona) Simona Mandalà Vedi
    • La caratteristica notevole della narrazione sono i testi (e gli audio) realizzati in lingua tedesca. I ragazzi si sono cimentati con una delle lingue apprese, lavorando in maniera variegata attraverso gruppi flessibili.

Ci congratuliamo per questo risultato di eccellenza con la classe 3EA e con la prof.ssa Simona Mandalà!

http://www.policultura.it/edizioni/2013-2014/vincitori_open.htm

Studente del Medici primo a Cervia: per lui il «Piatto con l'Oro bianco», Valentina Poli è terza per la sala.

Chef «stellati» crescono all'ombra del Torrione. Con un piatto dal sapore di mare, con la seppia marinata che «incontra» il gambero rosso, accanto ad un sublime mix di patate, crostini e germogli primaverili, Enrico Gallo, allievo della classe terza C dell'indirizzo alberghiero dell'istituto Giuseppe Medici di Porto di Legnago, si è classificato primo al concorso enogastronomico Europeo «Un piatto con l'Oro Bianco», indetto a Cervia (Ravenna) dall'Istituto Professionale Statale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera, in collaborazione con Il Parco della Saline di Cervia S.r.l.
Accanto a lui ha conquistato sempre il primo posto, ma per il settore sala, la studentessa Valentina Poli, della quarta C del Medici di Porto. Dopo una durissima selezione portata avanti all'interno della propria scuola, Gallo e Poli, accompagnati da Livia Modena, docente di cucina, e da Alberto Previatti, insegnante di sala, sono riusciti a sbaragliare tutti gli altri concorrenti grazie ad un piatto che ha unito il gusto all'originalità. A prepararlo è stato appunto lo studente Enrico Gallo che, grazie anche ai suggerimenti ricevuti dalla sua docente, haLa studentessa Valentina Poli, premiata per sala incantato la giuria del concorso ravennate con una sorta di mini sandwich di seppia marinata al famoso sale di Cervia dove, al posto del pane di accompagnamento, compariva una leggera sfoglia di gamberi rossi. A completamento del piatto del concorso, il futuro chef ha aggiunto, rigorosamente a parte, una spuma di patate con crostino di pane dorato, fogliolina di basilico e germogli primaverili. Una vera delizia, che gli ha permesso di arrivare sul gradino più alto del podio della prestigiosa competizione, aggiudicandosi la borsa di studio «Metro College Summer School» che consiste in cinque giorni di corso estivo alla «Alma», la scuola internazionale di cucina diretta da Gualtiero Marchesi, che ha sede a Colorno, in provincia di Parma.E.P.

L'Arena, domenica 22 giugno 2014 PROVINCIA, pagina 32

Piegare magliette, preparare caffè, cappuccini o gustosi gelati, vendere biancheria intima, scarpe od oggettistica per la casa, o magari, servire ai tavoli pizze e bevande. Per quattro mattine consecutive, da ieri fino a venerdì prossimo, il centro di Legnago e quello di Porto tornano ad animarsi grazie alla sesta edizione - la terza per il Legnaghese - della campagna «Anch'io sono capace!- Negozi senza barriere», che vede alcune persone diversamente abili, persone attive e propositive all'interno della comunità, lavorare fianco a fianco dei consueti commessi e titolari delle diverse attività commeciali.

L'iniziativa - riproposta all'interno della diciannovesima edizione de «La Grande Sfida», la manifestazione itinerante organizzata dal Centro sportivo italiano di Verona con il sostegno delle tre aziende sanitarie del Veronese, dei Comuni e dei Ceod - ha come protagonisti ragazzi e ragazze diversamente abili che frequentano i Centri diurni dell'Ulss 21. A questi, novità del 2014, si sono aggiunti alcuni studenti dell'indirizzo alberghiero del «Medici». In totale, le attività commerciali coinvolte sono 25, i ragazzi partecipanti 32 (21 maschi ed 11 femmine), di cui 17 provenienti dai Ceod e 15 dell'indirizzo alberghiero del «Medici». «Le mattine di lavoro, calcolate in base al fatto che molti dei ragazzi ne fanno più di una», spiega Roberto Nicolis, responsabile de “La Grande Sfida”, «arrivano addirittura a 78. In poco tempo, i numeri degli aderenti sono addirittura raddoppiati, segno evidente che l'obiettivo di promuovere un nuovo pensiero culturale intorno alle persone con disabilità è a buon punto. Del resto è la ripetizione capillare che crea la quotidianità. Nel Legnaghese sono sempre di più i commercianti che desiderano fare questa esperienza. Ed alcuni di loro la portano avanti tutto l'anno».

Così, accompagnati dallo slogan 2014 che ribadisce come la vera scommessa «È sapersi incontrare», da ieri i ragazzi sono tornati dietro i banconi. «La gente che arriva nei negozi», prosegue Nicolis, «non si meraviglia più di trovare queste persone. Anzi, ne è felice perché può toccare con mano abilità che spesso non si aspetta. Quella dei negozi è un'esperienza tangibile in grado di creare un rapporto di fiducia e con esso una nuova mentalità». Molto soddisfatto del suo lavoro è Filippo che, dopo una veloce lezione da parte di Silvia Gorni, contitolare di «Nara Camicie» già alla sua seconda esperienza con «Negozi senza barriere», dimostra di sapere fare praticamente tutto. «Mi piace molto stare qui», rivela il commesso speciale, «perché sto a contatto con i clienti e mi rendo utile. Riordino il negozio e sono già diventato esperto nel ripiegare le camicie». Senza sosta è anche la mattinata di Giulia e Nicholas, allievi del «Medici», alle prese con caffè e specialità dolciarie della gelateria «Koala». «È la prima volta che prendo parte a questa esperienza», confida la titolare Giovanna Marsilio, «e devo ammettere che non ho mai trovato aiutanti così bravi. Ho iniziato per puro senso civico ma grazie a loro è ancora più coinvolgente di quanto immaginassi».

Perfettamente a suo agio tra slip, reggiseni e top è invece Sonia, che fino a venerdì farà parte dello staff di Intimissimi. «Per un'oretta ho inserito i prezzi su alcuni capi», racconta sorridente, «mentre ora devo occuparmi di stirare delle maglie. C'è davvero molto da fare, ma è tutto così bello qui». «Anch'io sono capace - Negozi senza barriere» proseguirà il 22 maggio a Nogara.

Elisa Papa, L'Arena, 7 maggio 2014, p. 30

Indirizzo

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  • Via Nino Bixio, 49
    37045 Legnago - VR
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