Dicono di noi

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Da sinistra a destra, l´assessore Bisighin, Miozzi e Luciani

L'ARENA mercoledì 19 settembre 2012

È un quadro tutto sommato positivo quello emerso ieri mattina durante la visita che il presidente della Provincia Giovanni Miozzi e l´ assessore provinciale all´Edilizia scolastica Marco Luciani – accompagnati da Loris Bisighin , assessore comunale all´Istruzione - hanno fatto nelle scuole superiori legnaghesi. «Non solo con l´obiettivo di conoscere i tre nuovi dirigenti scolastici», hanno precisato entrambi, «ma anche per verificare l´attuale situazione dei plessi». Gli incontri – definiti da Miozzi e Luciani «importanti anche per scambiare con i presidi suggerimenti, idee e progetti per un miglioramento ed un eventuale incremento delle risorse» - si sono aperti al «Medici» di Porto

Stefano Minozzi

L'ARENA GIORNALE martedì 11 settembre 2012

Aggiornamenti e corsi di formazione per gli insegnanti, nuovi stage e tirocini aziendali per gli studenti. Saranno soprattutto queste le priorità alle quali intende dare presto corso il neo dirigente scolastico dell´istituto Medici, Stefano Minozzi. Trentasette anni, residente a Bonferraro, ex insegnante di lettere al Bolisani di Isola della Scala, Minozzi ha già le idee molto chiare. «Uno dei miei principali obiettivi», spiega il dirigente «è di proseguire sulla strada di riqualificazione dell´istituto. Questo consentirà ai docenti, già molto preparati, di seguire ancora più da vicino gli allievi sia sotto il profilo professionale che psicologico». «Allo stesso tempo però», prosegue Minozzi, «ho intenzione di rafforzare ed incrementare i tanti rapporti positivi che la nostra scuola ha avviato sul territorio. Il tutto si tradurrà in ulteriori opportunità per gli studenti sia durante il corso di studi sia in vista del futuro inserimento lavorativo». E.P.

Il progetto, avviato da pochi giorni, prosegue fino a giugno e vedrà l´ingresso nel penitenziario di più di mille studenti per sfide di calcio e pallavolo

L'ARENA GIORNALE sabato 24 marzo 2012

Un senso di oppressione alla gola ma la consapevolezza che, tempo mezza giornata, si è di nuovo «fuori», liberi. Gli studenti di due quinte del Medici di Legnago, indirizzi alberghiero e agrario, sono entrati ieri in carcere nell´ambito del progetto «Carcere&Scuola» per una giornata insieme ai detenuti della casa circondariale di Montorio.

«Un´esperienza molto toccante. Un conto è sentir parlare di determinate situazioni, un altro è viverle in prima persona, seppur parzialmente e pur sapendo che non durano che una manciata di ore», commenta Federico Andreoli, uno degli studenti del Medici.

Gli studenti coinvolti nel progetto

L´istituto di Porto ha vinto il concorso bandito dalla Camera

Gli alunni di quarta presenteranno il progetto premiato ai parlamentari durante una visita a Roma

L'ARENA GIORNALE mercoledì 08 febbraio

A giudicare dai risultati, sembra proprio che l´istituto Giuseppe Medici si stia trasformando in una fucina di futuri deputati e senatori. In linea con il primo premio ottenuto lo scorso anno con una ricerca sul mobbing, realizzata nell´ambito del concorso «Un giorno al Senato», la scuola di Porto - questa volta con la classe quarta dell´indirizzo di gestione aziendale - è riuscita a bissare il precedente successo salendo sul gradino più alto del podio anche con il progetto «Giornata di formazione a Montecitorio», bandito dalla Camera dei Deputati per il l´anno 2011-´12. Il prestigioso riconoscimento, che porterà i ragazzi a Montecitorio il 6 e 7 marzo prossimi proprio per presentare il lavoro svolto, è stato ottenuto grazie alla messa a punto di una sorta di disegno di legge su «Web e tutela dei minori»: una proposta in base alla quale il parlamento delegherebbe il governo ad emanare una regolamentazione in grado di rendere più sicura ai giovanissimi la frequentazione dei social network. Un tema di grande interesse, insomma, che i ragazzi, seguiti dai docenti di legislazione Maria Luisa Mele e Lauro Molinaroli, hanno sviluppato soprattutto alla luce della sua diffusione tra i ragazzi delle scuole italiane. Partendo da questa ricerca e dalla constatazione della mancanza di una regolamentazione a tutela dei tanti minori che, ignari delle insidie nascoste in rete, frequentano tutti i giorni i social network, gli studenti hanno elaborato uno specifico progetto di legge, che prevede innazitutto un concreto impegno da parte dei politici nazionali tra le istituzioni comunitarie e, successivamente, un coinvolgimento diretto dell´Onu. «Non è facile regolamentare gli accessi ad Internet», spiegano Mele e Molinaroli, referenti del progetto, «e la difficoltà è dovuta principalmente alla necessità di trovare un giusto equilibrio, tra valori diversi, oggetto di tutela costituzionale: da un lato, la protezione di soggetti minorenni; dall'altro, la libertà di accesso e frequentazione del Web». E.P.

Allevi sul palco con la prof.ssa Berardo

LEGNAGO. Il famoso pianista si è confrontato con gli studenti dell´Istituto «Medici» sui suoi esordi e sul suo successo

L'ARENA GIORNALE domenica 27 novembre 2011

Ragazzo tra i ragazzi, il musicista non si è risparmiato ed ha anche suonato per loro

«Che cambiamenti ti ha portato il successo?» gli chiede Matteo. «Un po´d´ansia, ma è bene precisare che in realtà il successo non è andare in tv, ma significa fare quello che ci si propone nella vita. Ecco, in questo senso sì, credo di averlo ottenuto». E ancora. «Se avete un sogno, ragazzi, inseguitelo. Credeteci sempre. Ma perché questo desiderio si realizzi dovete guardarvi dentro, capire quello che davvero volete». Da questo ai ricordi degli inizi, il passo è stato breve. «Ho inseguito il mio sogno anche quando tutto sembrava remare contro. A 28 anni ero supplente di musica alle medie. Lo volevano i miei genitori, ma io mi sentivo uno yoghurt a scadenza. Me ne sono andato a Milano per studiare composizione al conservatorio. Di giorno scrivevo musica, la sera facevo il cameriere. Ed ero felice». Anche se poi l´inizio carriera non fu certo tra i più facili. «Mi chiamarono a Napoli per un concerto importante. Non stavo nella pelle ed ero terrorizzato, come lo sono tuttora prima di una serata. In sala erano arrivate solo 5 persone, ma alla fine fu grandioso. Mi applaudirono di continuo e finimmo con l´abbracciarci tutti».

Jeans, t-shirt nera, scarpe da ginnastica, una cascata di riccioli neri, aria scanzonata da eterno ragazzo: il suo look è ormai quasi un marchio. E difatti non poteva che presentarsi così il pianista, compositore e direttore d´orchestra Giovanni Allevi, arrivato al teatro Salieri per il suo nuovo «Alien World Tour 2011», ma anche per incontrare 600 ragazzi dell´Ipaata Medici che gli avevano inviato una mail per conoscere da vicino lui e la sua musica. In un Salieri straripante, ragazzi ed insegnanti sono rimasti incantati davanti alla sua simpatia, alla sua semplicità e a quell´innata timidezza che, a dispetto del successo ottenuto in tutto il mondo, lo fanno sempre sembrare ragazzo tra i ragazzi. Per un´ora e mezza Allevi, introdotto dal direttore del Salieri Federico Pupo e dal dirigente scolastico Luigi Santillo, ha scherzato, risposto a domande e curiosità, senza sottrarsi ad esecuzioni al pianoforte. Così - «per prendere coscienza della situazione» - ha regalato ai ragazzi alcuni pezzi live, tra cui i celebri «Come sei veramente», «Back to life», «Tokyo station». Nessuno dei ragazzi gli ha dato del «lei». E lui, felicissimo, ha preso spunto dalle domande per coinvolgerli nel suo mondo e nella musica. Una musica nata in mezzo alla gente e per la gente, «che riesco a comporre grazie alla tecnica appresa in 20 anni di studio negli ambienti accademici», ha rivelato il pianista, «ma che sarebbe impossibile senza le persone. Per questo scrivo le partiture in metrò a Milano. Ho una panchina su cui mi siedo per ore. Osservo la gente, piena d´ansia, di paronoie. È lì che nasce tutto».

 Elisabetta Papa

Giovanni Allevi

L'ARENA GIORNALE venerdì 25 novembre 2011

Osannato dalle folle, criticato aspramente fino al limite dell´offesa dai musicisti della vecchia scuola, amatissimo dai giovani. In qualsiasi modo lo si giudichi o lo si voglia definire, un fatto è comunque certo: Giovanni Allevi non solo è a tutti gli effetti uno dei maggiori artisti del panorama musicale internazionale, capace di passare con disinvoltura dall´esecuzione al pianoforte alla composizione ed alla direzione di orchestra, ma è anche e soprattutto un personaggio di successo. Impossibile, dunque, lasciarsi sfuggire l´occasione di incontrarlo.

A pensarlo, senza alcuna esitazione, sono stati alcuni allievi dell´Ipaata «Giuseppe Medici» di Porto.

I quali, considerato che il 42enne musicista marchigiano arriverà al teatro Salieri oggi per il suo nuovo «Alien Tour 2011», hanno deciso che valesse «almeno la pena di tentare». Così, dopo un veloce giro delle aule per raccogliere il consenso di insegnanti e compagni di scuola in modo da mettere a punto questa speciale assemblea d´istituto, i ragazzi si sono fatti coraggio ed hanno inviato una mail al famoso pianista tramite il suo sito chiedendogli la sua disponibilità ad incontrarli.

Detto, fatto. Nel giro di qualche ora, con grande sorpresa di tutta la scuola, Allevi non solo ha risposto ai ragazzi, dicendosi felice ed onorato di conoscerli, ma ha organizzato lo speciale appuntamento programmandolo per la questa mattina: dalle 11 alle 13, il teatro Salieri, come auspicato più volte dal nuovo direttore Federico Pupo e come già realizzato lo scorso 11 novembre con Sergio Cammariere, tornerà quindi ad aprire le sue porte agli studenti, ospitando per l´occasione 600 ragazzi del Medici. Il pianista dialogherà con gli studenti spiegando loro il suo pensiero ed il suo approccio con la musica, senza sottrarsi a domande, curiosità e, naturalmente, ad esecuzioni live. E visto il personaggio, non c´è dubbio che saranno due ore scoppiettanti.
Elisabetta Papa

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