ULSS. Una classe dell'indirizzo socio-sanitario del «Medici» ha consegnato il progetto a Pasini. Un team di professionisti e telecamere nelle strutture tra le proposte suggerite dagli studenti ai sindaci.
Un team di professionisti per studiare i casi di minori disabili e il coinvolgimento di associazioni di volontariato presenti sul territorio per attività di formazione e informazione. Ma anche una più vasta opera di sensibilizzazione a livello territoriale e perfino l'introduzione delle telecamere di videosorveglianza nelle case di cura e negli istituti con pazienti fragili. Sono queste alcune delle proposte che gli allievi della classe quarta A dell'indirizzo Socio-sanitario dell'istituto Medici di Porto di Legnago, autori di un approfondimento sul tema della disabilità ed in particolare sui maltrattamenti ai minori diversamente abili, hanno rivolto alla Conferenza dei sindaci dell'Ulss 9. I suggerimenti avanzati dai ragazzi su questa delicata tematica sono stati condensati in una lettera che la classe ha consegnato nelle mani del presidente della Conferenza dei sindaci, Flavio Pasini, sindaco di Nogara. Il quale si è congratulato con gli studenti anche per la sensibilità ed il senso civico dimostrati. Affiancati dal dirigente scolastico Stefano Minozzi e dalle docenti Elisa Costantini, referente del progetto, e Alessia Protti, coordinatrice di classe, gli allievi hanno illustrato la ricerca. «Il team professionale che si occupa di minori disabili maltrattati», ha spiegato Raffaele Grottola, direttore Servizi socio-sanitari dell'Ulss 9, «esiste già ed è il centro regionale diurno terapeutico riabilitativo "Il faro", aperto a Verona».
Elisabetta Papa, L'Arena, SABATO 15 FEBBRAIO 2020 pag. 39